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bespace23 Agosto 2022

Il potenziale di crescita e di investimento del co-living

Per co-living si intende una forma abitativa moderna che abbina appartamenti privati ad aree comuni e in cui la community, analogamente al co-working, rappresenta una componente centrale della convivenza.

Ad oggi il settore del co-living in Europa è quello che sembra meglio soddisfare le mutevoli esigenze dei cittadini, e che offre soluzioni moderne e flessibili in linea con lo stile di vita delle giovani generazioni, ma non solo.

Il co-living inteso come condivisione

Co-living oggi significa soprattutto ottimizzare l’utilizzo degli spazi a disposizione, promuovendo allo stesso tempo la coesione sociale tra i residenti. Un’idea di condivisione nata in risposta all’aumento dei costi degli affitti che si sono registrati negli ultimi anni sia in Europa che in altri Paesi. Rappresenta una soluzione ideale soprattutto per la generazione dei millennial che cercano esperienze condivise all’interno di una comunità ma anche per i numerosi anziani che non desiderano vivere in solitudine.

Fattore importante che caratterizza questa nuova forma abitativa è la possibilità di mantenere una propria autonomia, valorizzando comunque aspetti come l’apertura, la collaborazione, i social network e l’economia.

Investire nel co-living

Il mercato delle strutture abitative di co-living si concentra prevalentemente nelle capitali; Londra primeggia su tutte, seguita da metropoli del calibro di Amsterdam, Parigi, Berlino, Dublino e Vienna.

È un settore che sta riscuotendo enorme successo sia fra i locatari che fra gli investitori, difatti i finanziamenti sono aumentati del 210% poiché l’aumento degli alloggi nelle città ne alimenta la tendenza.

Inoltre l’investitore ha la possibilità di ottimizzare e massimizzare le rendite grazie al frazionamento delle unità e degli inquilini. Così facendo riduce infatti il rischio che l’immobile rimanga inabitato per lunghi periodi, non generando alcuna rendita. Un vantaggio non indifferente per mantenere l’investimento redditizio ed attrattivo agli occhi di futuri affittuari.

Il co-living in Svizzera

In Svizzera gli spazi del co-living sono considerati un fenomeno giovane sorto nel 1995 a Zurigo che però ha registrato uno slancio notevole a seguito del coronavirus. Già prima della pandemia, nelle zone alpine, vi erano spazi ricreativi correlati, ma solo nell’ultimo anno si sono aperti spazi di co-living nelle città svizzere (Zurigo, Basilea e Lugano).

A seguito della crisi del turismo cittadino, indotta dal covid, sempre più alberghi sono stati trasformati in spazi di co-living.

Anche Behouse sta approcciando il settore, un esempio ne è il progetto sull’isola di Boavista a Capo Verde, la Azul Cyber Tower. Il progetto è firmato Christian Grande Design Works, uno studio di architettura italiano attivo dal 1992 nei settori dello yacht design, del design industriale e dell’architettura.

Innovazione, efficienza e redditività sono le parole chiave di questa costruzione all’insegna della cura del dettaglio, dell’ascolto del cliente, della ricercatezza tipica del Made in Italy.

Inoltre, l’obiettivo principale di questo progetto è offrire uno spazio per coloro che scelgono di vivere e lavorare in remoto, un co-living di tendenza per nomadi digitali. Azul Cyber Tower non si limita a semplificare il coworking e lo spazio abitativo, ma vuole facilitare l’apprendimento, il networking e la conoscenza di persone che la pensano allo stesso modo da tutto il mondo.

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